
In questo articolo ti porto con me a conoscere tre di loro: un contadino, un’artista e un gruppo di curanderas.
Tre storie vere, tre lezioni di vita.
🌽 Il contadino e la terra: pregare mentre si semina
Nel cuore delle campagne guatemalteche, ho conosciuto un uomo anziano che coltivava il mais seguendo le antiche pratiche spirituali maya.
Prima di ogni semina, scavava con calma un piccolo buco nella terra, chiedendo perdono alla Madre Terra per quella ferita.
Poi, soffiava una preghiera e seppelliva il seme. Quel gesto conteneva tutta la visione del mondo secondo la cosmovisione indigena: la terra è viva, e merita rispetto.
Solco dopo solco, quel gesto diventava preghiera, meditazione e memoria degli antenati.
Non c’erano altari né dogmi, solo un dialogo diretto con il sacro.
Stare nella natura era, per lui, la forma più pura di spiritualità.
Una spiritualità aperta, accessibile, viva.
🌿 Le curanderas di San Juan La Laguna
A San Juan La Laguna, sulle rive del lago Atitlán, ho condiviso giornate intere con un gruppo di otto curanderas.
Donne-medicina Tz’utujil, unite in un’associazione nata per offrire cure naturali alla comunità, in un territorio dove l’accesso alla medicina moderna è ancora un privilegio per pochi.
Lavoravamo insieme citronella, ruta, chilca.
Preparammo unguenti contro le punture d’insetti, mentre il vento mescolava il profumo delle erbe al canto delle donne.
Alcune erano cattoliche, altre evangeliche, ma tutte legate da una missione comune: curare il corpo, proteggere l’anima, ricucire i legami sociali.
Quando una giornalista si slogò una caviglia durante una ripresa, due anziane hueseras la curarono con un gesto che sembrava antico come il tempo: preghiere sussurrate, mani esperte, un tocco deciso.
Dieci minuti dopo, la donna camminava come se nulla fosse accaduto.
Non magia, ma conoscenza. Non mistero, ma dono.
Racconto questa esperienza più nel dettaglio nel mio libro del 2018, Nel giardino delle curanderas, un diario di viaggio dedicato alle donne-guaritrici del Guatemala e al loro lavoro silenzioso, potente, necessario.
🎨 Arte e cosmovisione: l’universo spirituale nei quadri di Juan Sisay
Il terzo incontro fu con Juan Sisay, pittore autodidatta dal talento straordinario.
I suoi quadri raccontano la cosmovisione maya: curanderas, sacerdoti, spiriti del calendario sacro e animali totemici emergono dalle tele come visioni.
Nel suo atelier, tra colori e silenzi, ho visto il confine tra arte e rituale dissolversi.
La sua pittura è testimonianza, memoria, spiritualità che prende forma visiva.
I suoi quadri raccontano la cosmovisione maya: curanderas, sacerdoti, spiriti del calendario sacro…
✨ Viaggiare per incontrare l’essenziale
In un mondo che consuma tutto in fretta — anche il viaggio — questi incontri sono ciò che più mi ha nutrito.
Sono il senso profondo del mio cammino: ascoltare, imparare, onorare.
Se anche tu desideri viaggiare in modo autentico, entrare in contatto con le tradizioni locali, camminare nella natura e incontrare queste meravigliose persone:
👉 Prossima partenza per il Guatemala Agosto 2025 – trekking, erbe, spiritualità e cultura indigena.